...È che comincio a credere di vivere in un “presente distopico”. Il Presente, fino a poco fa, per me era Futuro e, in quanto tale, era ricco di incognite, di possibilità e andava riempito di immaginazione, speranze e progetti mentre quello che stiamo vivendo sembra frutto di un altro immaginario o peggio, sembra essere stato costruito senza un grande sforzo d’immaginazione..